Sensual art in Palazzo Te



The inscription running around the walls of the chamber of Cupid and Psyche (or Eros and Psyche) in Palazzo Te says that Federico Gonzaga, lord of Mantua, “ordered its construction for his honest leisure after hard work to regain his strength in peace”.
What kind of “honest leisure”? Well, this detail of the frescos painted by Giulio Romano can answer the question.
Among the amorous-themed paintings in the room, this one has been treated with an extraordinary boldness, reflecting the flaming passion for sexual pleasure, which marked the behaviors of Federico Gonzaga.
The scene shows the king of gods Jupiter entering – disguised as a snake – into the bed of Olympias, queen of Macedonia. According the legend, in consequence of this intercourse the Queen gave birth to Alexander the Great.
The scene is forthrightly pornographic. But the fresco is also referring to a biographical aspect of Federico's life: the lord of Mantua had a child from his mistress, Isabella Boschetti, who used to live in this Palace. And this son was named Alexander.
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L'iscrizione che corre sulle pareti della camera di Amore e Psiche a Palazzo Te dichara che Federico Gonzaga, signore di Mantova, "ne ordinò la costruzione per l'onesto ozio, al fine di ritemprare la forze nella quiete dopo le fatiche".
Che tipo di "onesto ozio"? Beh, questo dettaglio degli affreschi dipinti da Giulio Romano può rispondere alla domanda.
Tra i dipinti a tema amoroso della stanza, questo è stato trattato con un’incredibile audacia, che riflette la passione ardente per i piaceri della carne, che tanto ha segnato i comportamenti di Federico Gonzaga.
La scena mostra Giove, il re degli dei, mentre – mutatosi in serpente – entra nel letto di Olimpia, regina di Macedonia. Secondo la leggenda, in conseguenza di questo rapporto, la regina diede alla luce Alessandro Magno.
La scena è senza mezzi termini pornografica. Ma l'affresco è anche riferimento ad un aspetto biografico della vita di Federico: il signore di Mantova ebbe infatti un figlio dalla sua amante, Isabella Boschetti, che viveva in questo palazzo. E a questo figlio fu dato il nome Alessandro.
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